Cultura e tempo libero

Biblioteche, musei, gallerie comunali, impianti sportivi, luoghi della cultura e dell’arte, contributi alla cultura, allo spettacolo e allo sport.

Civica Raccolta d’Arte Pina Famiglietti

Una vera casa della cultura, questo è ormai Palazzo De Leo, un fabbricato ottocentesco in cui hanno sede la biblioteca civica, una mostra archeologica permanente, la Pro Loco Frigentina e altre associazioni.

Dal 2011 ospita la mostra permanente “Civica Raccolta d’Arte Pina Famiglietti”, una collezione privata di stampe d’autore appartenenti a Pina Famiglietti e Angelo Gabbanini. Sul finire del 2006 Angelo Gabbanini, rimasto solo, ha sentito forte la necessità di concretizzare l’idea di realizzare una raccolta d’Arte a Frigento, dedicando una collezione di stampe d’autore proprio al ricordo della moglie. Per costituire un primo corpo di opere, ha attinto dal ricchissimo archivio della loro stamperia. La raccolta rappresenta un viaggio attraverso la panoramica degli artisti, che si sono espressi giovandosi della loro abilità artigianale, e una presentazione delle diverse tecniche grafiche della produzione artistica.

Tra gli artisti che compongono il nucleo della Civica Raccolta: Rapahel Alberti, Niké Arrighi Borghese, Ugo Attardi, Renzo Bellanca, Enrico Benaglia, Franz Borghese, Remo Brindisi, Corrado Cagli, Angelo Canevari, Bruno Canova, Domenico Cantatore, Antonella Cappuccio, Giuliana Carlini, Giuseppe Cirami, Chema Cobo, Pietro Consagra, Venanzio Crocetti, Marta Czok, Josè D’Apice, Carlo Guarienti, Nunzio Gulino, Giovanni Hajnal, Giancarlo Iacomucci, Dieter Kopp, Alexander Libermann, Nino Longobardi, Leo Manso, Gino Marotta, Sante Monachesi, Romano Parmeggiani, Achille Perilli, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Adriano Pompa, Gaetano Pompa, Giacomo Porzano, Domenico Purificato, Raphaël, Guido Razzi, Federico Righi, Ruggiero Savinio, Shu Takahashi, Orfeo Tamburi, Ernesto Tatafiore, Giovanni Tommasi Ferroni, Riccardo Tommasi Ferroni, Ernesto Treccani, Giulio Turcato, Markus Vallazza, Ninni Verga, Mariangelo Zappitelli.

Palazzo De Leo

Palazzo De Leo, noto anche come "Casa della Cultura", è un edificio storico situato a Frigento, nel centro storico del paese irpino.

La costruzione è nota per essere stata la casa natale e abitazione del canonico e letterato Marciano De Leo (1751-1819), personaggio conosciuto nell’intero Principato Ultra, tanto da ricevere l’incarico di coordinare i lavori per la stesura ufficiale della "Statistica del Principato Ultra" voluta da Gioacchino Murat. Fin dalla giovinezza, il De Leo fu spinto dalla passione per la scrittura in versi, tanto da ispirare anche Giacomo Leopardi nella realizzazione de "La ginestra". La sua opera più importante, "Il tempio della sapienza o sia l'uomo disingannato", è un intenso viaggio allegorico verso la ricerca della felicità.

Oggi l'antico edificio è sede della Biblioteca Civica, di un Museo Archeologico e della Civica Raccolta d’Arte "Pina Famiglietti", una collezione privata di stampe d’autore appartenenti ad Angelo Gabbanini, maestro stampatore e marito della signora Pina Famiglietti, scomparsa prematuramente. Un vero e proprio percorso alla scoperta di opere d'arte figurativa contemporanee di numerosi artisti di valore internazionali, con la presentazione delle diverse tecniche grafiche. All'interno di Palazzo De Leo vengono ospitate anche mostre di autori contemporanei che contribuiscono a impreziosire il valore storico e artistico della struttura.

Polo culturale di elevato spessore, Palazzo De Leo è un'indelebile traccia del passato frigentino, che rivive nel presente, affacciandosi al futuro.

Museo Archeologico

Il Museo Archeologico di Frigento è ubicato all'interno dello storico Palazzo De Leo, in Via Roma.

Realizzata mediante la collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia della Campania e l'amministrazione comunale, la mostra archeologica, conosciuta anche con il nome di "Racconti del grano nel vento”, ripercorre le tappe fondamentali delle vicende storiche di Frigento, caratterizzata da origini antichissime, come dimostrano le numerose attestazioni risalenti già al Paleolitico, nonché dalla sua posizione strategica sul percorso della Via Appia che, da Roma, giungeva fino a Brindisi.

Il percorso espositivo del Museo Archeologico di Frigento si snoda attraverso due tematiche principali: una è rappresentata dal grano e dalla vocazione agricola del territorio, l'altra dalla considerevole quantità di iscrizioni di epoca romana rinvenute nella zona. Il tutto è corredato dal suggestivo supporto di materiale audiovisivo che contribuisce a rendere più scorrevole la fruizione e la comprensione dei contenuti e delle testimonianze raccolte.

Custode di un'epoca antichissima, il Museo Archeologico di Frigento contribuisce a valorizzare l'intera area, le sue tradizioni e le bellezze naturali che la contraddistinguono.

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